Vi si arriva dalla strada statale 127, al bivio per Nuchis, dopo aver attraversato la ferrovia. L'ingresso è correttamente segnalato e la strada è agevolmente percorribile. Si prosegue per un tratto a piedi fiancheggiando il torrente e poi lo si attraversa su un ponticello in legno.
Il luogo è ordinato e avvolto nel silenzio ancestrale della Sardegna. Ci si immedesima facilmente nel tempo in cui le popolazioni nuragiche l'hanno utilizzata.
Meravigliano le dimensioni della tomba, un tumulo di diverse centinaia di metri cubi con il corridoio coperto da lastroni di granito e con una sorta di pavimento che modernamente si chiamerebbe basolato, e che pare messo in opera oggi.
La parte frontale è ben lavorata, in particolare la stele .
particolare della stele
Il tumulo visto dal basso: si possono notare le dimensioni.
Il prato e il bosco con le cime del Limbara. nel punto in cui si nota il fumo sorge una nuraghe a corridoio, "l'Agnu".
Il torrente Badu Mela con le felci Osmunda regalis.
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